La vertigine di una sensualità affascinante all'estremo. Un magnetismo olfattivo nato dalla fusione di accordi intensi e vibranti.
Misterioso e ipnotico Hypnotic Poison è la nuova pozione dei tempi moderni dedicata alle donne seducenti e profondamente femminili.
Il suo jus è un cocktail aromatico, profondo e conturbante che abbina le note vibranti della mandorla amara, del Gelsomino Sambac, dei licheni del sottobosco, della vaniglia e del muschio.
La testa è formata da Mandorla amara e Carvi. Il cuore da Gelsomino, Sambac e Legno di Jaracanda. Il fondo da Vaniglia e Muschio.
Uno stile maschile molto elegante, capace di mettere in mostra tutta la nuova femminilità della donna contemporanea. Tailleur, giacche e pantaloni si caratterizzano per un taglio tipicamente maschile.
Glamour e fascino emergono da completi gessati, mentre la seduzione nel rosso sangue colora lunghi abiti che possono esprimere anche uno spirito indomito quando si ammantano di stampe animalier.
Nascono zebre, pantere e leopardesse. Gli altri colori sono il bianco, il nero e l'ocra per un effetto garçon feminin con senso circense. La nuova donna della maison francese non è solo un essere androgino.
La sera si può permettere abiti iper-femminili, che mettono in mostra forme e personalità da diva del terzo millennio. Capace di scatenarsi in un impavido charleston in abiti corti al ginocchio dal finale sfrangiato con cristalli, pizzi, corolle di petali, trasparenze, velluto e satin.
I colori sono in cromie pastellate di malva e salvia che si mischiano all’arancio sgargiante, per allungarsi in languide forme a sirena. Il modelli cui s'è ispirata la casa di moda sono due icone della filmografia mondiale come Marlene Dietrich e Rita Hayworth.
La sua colonna sonora è "Mrs. Robinson", ovvero l'attrice Anne Bancroft de Il Laureato.
Il suo mito estetico Dalida e Diana Vreeland l'icona intellettuale. Il suo motto "n'oublions jamais la femme". Quello stesso imperativo nel quale si identificava la maison, non a caso, nel 1961.
Riferimenti di una collezione che guarda verso la dimensione couture sottolineando materiali e tagli. Forme a trapezio e linee simmetriche per tailleur e abiti in una rassegna di look monocromatici. Tinte forti e variegate, dal rosso fragola all'arancio, dal viola al verde, che toccano toni neon nelle fantasia psichedeliche degli imprimé.
Pelliccia, struzzo, coccodrillo e pitone contagiano cappotti e gonne che scoprono il ginocchio. Cappelli voluminosi, borse in toni sorbetto e profilature ton sur ton. Pietre colorate si alternano ad applicazioni metalliche e cadono sulle sommità e i bordi delle creazioni da cocktail.
E da sera, quando le gonne si gonfiano e delineano volute che avvolgono come corolle la linea dell'abito.
Malgrado la complessità di pensiero che sottende a ogni processo creativo, la nuova collezione maschile di Christian Dior fa chiaramente riferimento all'eleganza ed ai volumi tipici degli anni '50.
Gli anni del grande lusso che hanno visto l'affermarsi di couturier come Dior, Balenciaga, Cavanagh e Balmain. Le citazioni alla moda che ha fatto grande la maison sono subito riconoscibili, reali e tangibili nelle forme, nei tessuti e nelle costruzioni, riprendendo l'architettura e le forme dell'epoca, attualizzati secondo i gusti e le forme del nuovo millennio.
La primavera/estate vede il ritorno più o meno unanime del pantalone alla caviglia, proposto stretto, largo o svasato sul fondo, nei colori neutri del bianco, nero e grigio e nel pattern gessato accanto alla tinta unita.
La caviglia lasciata nuda talvolta è coperta da calze nere. Ai piedi sandali francescani, mocassini, stringate affusolate e appuntite o dalla punta tonda, in pelle o vernice nera.
Hello Kitty, in versione super fashion, è apparsa infatti sul numero di giugno di Vogue Giappone in qualità di testimonial d’eccezione per Dior.
La famosa micetta ha indossato, in esclusiva per l’edizione nipponica della rivista, capi della collezione autunno inverno 2008/2009 firmati Dior.
Alcune immagini vedono anche lo stilista della maison, John Galliano posare insieme a lei.
Un’iniziativa davvero particolare: solitamente sulle riviste posano modelle famose o attrici importanti per i grandi stilisti.
‘Nascita' e ‘Bambino' sono infatti le due linee in cui si articola la collezione dai toni molto delicati. Predominare è in assoluto il candore del bianco da abbinare al blu e al rosso, per un’estate sportiva ma distinta. Particolari e divertenti sono i ricami eseguiti esclusivamente in modo artigianale.
E’ stata inaugurata nel 2005 la prima boutique Baby Dior in Italia e precisamente a Roma in via delle Carrozze 41, in pieno centro. Il lusso per le piccole taglie, da 0 a 12 anni, si estende su 45 metri quadri, un solo livello e due aree con due diversi concepì. Una per i kid dai 2 ai 12 anni e l’altra per i neonati.
Sono presenti capi fatti a mano e distribuiti anche a Parigi, Barcellona, Montecarlo, Ginevra e Londra. I colori dominanti del negozio sono il bianco laccato e il grigio della moquette, con uno stacco di fucsia appartenente al display centrale. Inoltre le pareti interne sono dominate da gigantografie di Monsieur Dior da bimbo. C’è una sola vetrina, dominata da un light box che cambia colore a seconda della stagione.
J’adore di Cristian Dior ha ormai otto anni ed è ancora la fragranza più popolare nel mondo della profumeria. Creato nel 99 da Calice Becker, J’adore è subito stato un trionfo.
La sua bottiglia a forma di anfora è diventata ormai un classico con le scanalature sul collo che ricordano le collane Massai e simboleggia perfettamente lo spirito della casa: eleganza e attenzione ai dettagli. Ciò che comunque decreta il suo longevo successo è la sua fragranza.
La Becker ha infatti creato un profumo simile ad un’opera musicale in cui voci, archi e fiati sono perfettamente armonizzati. J’adore infatti è una splendida miscela di varie essenze.
E’ un grosso bouquet fiorito. Il profumo unisce fiori alla fraganza della Champaca fresca ed esotica, quello della violetta e dell’orchidea. Racchiuso nella classica anfora di vetro, alla fragranza delicata e soave del garofano si aggiunge quella più aspra di un vino moscato.
La vertigine di una sensualità affascinante all'estremo. Un magnetismo olfattivo nato dalla fusione di accordi intensi e vibranti.
Misterioso e ipnotico Hypnotic Poison è la nuova pozione dei tempi moderni dedicata alle donne seducenti e profondamente femminili.
Il suo jus è un cocktail aromatico, profondo e conturbante che abbina le note vibranti della mandorla amara, del Gelsomino Sambac, dei licheni del sottobosco, della vaniglia e del muschio.
La testa è formata da Mandorla amara e Carvi. Il cuore da Gelsomino, Sambac e Legno di Jaracanda. Il fondo da Vaniglia e Muschio.
Fragranza raffinata e assolutamente unica Fahrenheit 32 ostenta la sua audacia e il suo carattere fresco e orientale. Purezza del Fiore d’Arancio. Anima leggermente maschile e legnosa del Vetiver. Dolcezza della Vaniglia.
Per un uomo raffinato, che desidera ardentemente provare sensazioni pure e stimolanti. Abbraccia gli orizzonti e si fonde con gli elementi, in un’esperienza mozzafiato.
Un’apertura verso il mondo come una promessa di libertà. Fahrehheit ha una fragranza floreale e legnosa, assolutamente contemporanea, caratterizzata dalla sapiente unione degli estremi.
Un profumo caldo sottile e distinto per gli uomini che amano la libertà. Capaci di sognare un futuro migliore. Il Biancospino e il Caprifoglio compongono le note di testa. Il Legno di Sandalo il Cuore. Cedro e Patchouli le note di fondo.
L’edizione limitata rende omaggio a Miss Dior, l’originale profumo creato nel 1947.
La collezione cattura la sofisticata e femminile aura Dior che ha mantenuto per un periodo di sei decenni. I tre profumi sono ispirati da tre ultimi modelli di Dior e muse: Francia, Lucky e Victoire.
Ogni profumo si concentra su uno dei tre fiori: rose, iris e tuberose. Le bottiglie sono fatti da cristallo Baccarat, lo stesso materiale utilizzato per l’originale ed elegante Dior profumi.
Passage n°4 è basato su rosa miscelato con note di arancia, pepe, ambra e muschio.
Passage n°8 è basato su l’iris miscelato con muschio, viola e da semi di ambretta.
Passage n°9 è basato su tuberose accentati con boschi, gelsomino, patchouli e vaniglia.
È il caso di “Diorette”, una linea di anelli, orecchini e collane realizzate in oro, ametista, diamanti e molte pietre preziose e colorate, per riprodurre al meglio l’esplosione di vita tipica della natura.
Ecco allora proporsi composizioni floreali, una farfalla che vi si poggia ed una sensazione di allegria e buon umore trasmessa da questa elegante e “sbarazzina” collezione di Dior.
Christian Dior che non si lascia scappare mai le tendenze del momento, ha così prodotto per il 2008 una linea originale di gioelli dedicati proprio al mondo del poker.
Quadri, picche, fiori e cuori che pendono dalle lettere del marchio, posti su collane, braccialetti e orecchini. Accessori eleganti che non passeranno inosservati.
Dior Gipsy è una morbida borsa in pelle lavata disponibile nelle tonalità nero o rosso con lettere pendenti Dior in metallo dorato e chiusura a zip, comoda e casual-chic, adatta a molteplici occasioni e abbinabile facilmente alla vostra mise di tutti i giorni come ad un'occasione più mondana.
Lady Dior a scelta nei colori bianco, nero e rosa cipria è realizzato in morbida pelle d'agnello trapuntata con impunture 'Cannage'. Anch'esso è impreziosito dalle lettere Dior in metallo argentato. Dior Babe è un modello in pelle liscia nero brillante, lungo e capiente. Dotato di sette scomparti per le carte, due scomparti per i biglietti e una tasca esterna per le monete. Chiuso a pattella con un delizioso bottoncino dorato con inciso il logo Dior.
Negli anni Ottanta e Novanta non era difficile vedere gli zoccoli ai piedi di signorine eccentriche in versione tacco mozzafiato. Anche nel modello più simile ai tradizionali zoccoli olandesi portati in versione easy dalle ragazzine. Nulla a che vedere con quelli proposti da Dior per l’estate 2008. Dello zoccolo conservano solo il legno, ma adottano il tacco altissimo e il modello slingback per attenuare l’irrimediabile effetto mare dello zoccolo tradizionale. In una tonalità di rosa confetto golosa e invitante, uniscono i materiali più disparati come il serpente e la rafia per ottenere un effetto di easy luxe.
La tendenza Dior per le scarpe di quest'anno è tacchi alti, molto grossi e possibilmente gioiello, preziose come sculture. Dior non dimentica però le donne amanti delle ballerine. Ci sono sia le Classiche sia le glam e techno.
Un accessorio importantissimo per la maison è l’orologio. Dior Christal è un mix tra artigianalità e creatività contemporanea. Un bracciale in caucciù naturale high-tech inciso per ricordare le maglie del bracciale acciaio e vulcanizzato per maggiore flessibilità e resistenza. Il tutto combinato con il vetro zaffiro, tagliato a mano, dettaglio distintivo della collezione Christal. Incastonato a mano sulla maglia acciaio, ciascun vetro zaffiro, taglio piramide, viene fissato con molta cura sul bracciale, creando così, un effetto mosaico contemporaneo. La lavorazione, visibile dall’esterno, è un dettaglio che conferisce un tocco sportivo in perfetta sintonia con la nuova interpretazione del Christal.
Charlize Theron con il suo incarnato perfetto come porcellana e i suoi riccioli biondi assume le fattezze di una dea greca con l’abito firmato Christian Dior.
Jessica Alba indossa un delizioso abito rosa dall’allure retrò firmato Dior.
Rachel Bilson, a passeggio per le vie di Los Angeles ha in mano una borsa creata dalla maison Christian Dior.
Andrea Osvart, che ha affiancato Pippo Baudo e Piero Chiambretti nella conduzione della 58° edizione del Festival di Sanremo, ha indossato abiti Dior, gioielli Dior Joaillerie e orologio Dior Watches durante la prima serata della manifestazione. Per completare il total look Dior, Andrea ha sfoggiato un make-up coordinato con le esclusive creazioni Dior grazie al look Primavera 2008 Bloom in Dior.
In occasione del 20th European Film Awards, tenutosi a Berlino nel 2007, Virginie Ledoyen ha indossato un tuxedo nero in gabardine e satin di Dior by John Galliano.
Catherine McNeil è la nuova testimonial per la preziosa collezione Christian Dior Jewellery. Negli scatti della campagna pubblicitaria Dior indossa orecchini ed anelli di pietre dure della linea Coffret de Victoire ideata da Victoire de Castellane, designer fantasiosa di fama internazionale.
Sulla passerella quarantacinque modelli di haute couture, ciascuno ispirato ad un genio dell’arte, ad un celebre pittore. Da Rembrandt, a Picasso, da Monet, a Tiepolo, da Caravaggio a Michelangelo, da Leonardo da Vinci a Botticelli.
Top model del presente e del passato. Gisele Bundchen ha aperto la sfilata, l'hanno seguita modelle del calibro di Naomi Campbell, Linda Evangelista, Amber Valletta e Stella Tennant. Volumi ampi per abiti preziosi, stoffe disegnate e di rara bellezza.
Numerosi gli ospiti e le star internazionali. Charlie Theron, Tilda Swinton, Pedro Almodovar e tanti altri. Naturalmente non poteva mancare Monica Bellucci madrina della prestigiosa casa di moda.
John Galliano ha chiuso la sfilata a suon di flamenco vestito da torero, omaggiando sia la casa di moda, sia le sue radice spagnole.
Il movimento nato proprio agli inizi del XIX secolo, denotava un rispetto rigoroso per le regole di stile, un eccesso di eleganza. Uomini con i cappelli a cilindro, guanti in pelle, gli stivali, soprabiti o mantelli, papillon e cravatte, camicie e gilé. Frustini, bastoni, occhialini con le lenti tonde, i portasigarette, orologi da taschino, ed infine anche i profumi.
L’esposizione, Dandismi 1808-2008, da Barbey d’Aurevilly a Chritian Dior, ripercorre le diverse interpretazioni di dandismo e celebra lo scrittore francese Jules Barbey d’Aurevilly (1808-889) autore de ‘Du Dandysme et de Gorge Brummel’.
E’ l’opera di riferimento considerata il manifesto dandy, pubblicata nel 1845. Occasione per celebrare anche la nascita del museo. Percorrendo le stanze del museo si possono ammirare le creazioni di Dior dal 1957 al 1967, fino alle ultime di John Galliano con dei riferimenti al Dandy nella creazione degli abiti e della cosmesi.
La mostra si arricchisce con accessori e oggetti, provenienti da collezioni private e musei pubblici. Creano nelle stanze della casa di Dior, dal piano terra e al primo piano, l’atmosfera dandy del passato e del presente.
Il “dandy” segue le mode ma allo stesso tempo può infrangerle, per segnare la storia cercando di distinguersi. Il filo rosso del dandy è vestirsi per impressionare. Ogni dettaglio, ogni accessorio, ogni pensiero anche poetico, vengono adattati al contesto in cui si opera.
Percorrendo l’esposizione c’é anche un ‘dandismo femminile’ e si ritrova, per esempio, negli abiti da sera di alta moda delle ultime collezioni di Dior. Alcuni in esposizione nelle stanze del primo piano del museo.
Una sezione è dedicata alla storia del profumo maschile. Prima semplice colonia all’essenza di agrumi, limone o arancia da utilizzare come dopobarba, che dagli anni ‘60, Eau fraiché di Christian Dior nel 1953 si afferma per la prima volta come profumo unisex. Osa fragranze floreali, sempre più intense e personalizzate come la violetta per Fahrenheit (1988) o l’iris di Toscana per Dior Homme (2005) aprendo la strada alla cosmesi del mondo maschile.