Nata in Kazakistan, parlava correntemente russo, inglese, francese, tedesco. La Korshunova fu scoperta nel novembre 2003 da Debbie Jones dell'agenzia Models 1. Era rappresentata da IMG (New York, Parigi, Londra), Beatrice (Milano) e iCasting (Mosca). Da questo punto di vista Ruslana ha avuto una carriera di successo. Ha sfilato infatti sulle passerelle di tutto il mondo, per numerosi stilisti di successo, come DKNY, Vera Wang, e Christian Dior.
La Korshunova è morta il 28 giugno 2008 attorno alle 2:30, cadendo dal suo appartamento sito al nono piano di un palazzo in Water Street a Manhattan, New York. I media locali hanno affermato che la polizia non ha trovato traccia di violenza nel suo appartamento, e che tutto faccia pensare a un suicidio.
Un'amica ha riportato al New York Post che Ruslana Korshunova era appena tornata da una sfilata a Parigi e che non avrebbe avuto ragione di uccidersi.
Precipitata dal nono piano del palazzo in cui abitava: così è finita la vita di Ruslana Korshunova, lanciata nel mondo patinato delle top model, con copertine su Vogue ed Elle e una carriera tra Parigi e New York. Ora il suo titolo di reginetta delle paserelle è crollato per sempre, a due passi dal cuore finanziario che governa il mondo.
Terrazzo aperto, sembra che le impronte sulla porta-finestra siano esclusivamente le sue, nessun segno di lite all'interno dell'appartamento né tantomeno soldi o gioielli trafugati: insomma, il suicidio sembra l'unica spiegazione plausibile per la polizia. Confortata dal medico legale: l'autopsia non ha evidenziato segni di percosse né tantomeno presenza di droghe o di alcol.
Tracce di una disperata decisione? Poco o niente, se non una serie di malinconici messaggi lasciati da Ruslana su un sito web («Sono così persa, troverò mai me stessa?), sembra indicare un malessere nella vita della modella, che gli amici descrivono felice e piena di voglia di vivere.
L'avventura di Ruslana era cominciata in modo insolito quando aveva 17 anni in Kazakhstan, un Paese che gli americani conoscono quasi esclusivamente nella caricatura che ne ha fatto l'attore Sacha Baron Cohen nel suo «Borat». Una rivista in lingua tedesca l'aveva intervistata e fotografata ad Almaty, la sua città, perché Ruslana faceva parte di un piccolo club di ragazzi che studiavano il tedesco. Tempo dopo, la cacciatrice di talenti Debbie Jones, dell'agenzia Models 1, sfogliando la stessa rivista era rimasta colpita «da quel volto che sembrava uscito dal mondo delle fiabe».
La Jones ritracciò la ragazza e la lanciò nel mondo della moda, dove in breve tempo ha raggiunto copertine importanti e vari servizi pubblicitari per Marc Jacobs, Dkny, Vera Wang e Christian Dior. L'effetto catapulta in un mondo dorato e ultramilionario, lontano dalla vita della sua piccola città potrebbe aver creato uno scompenso, un'alterazone degli equilibri in una ragazza evidentementre fragile. Marino Collacciani per Il Tempo del 30/06/2008.